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Markezinis, Spiros.

Uomo politico greco. Laureato in Diritto ed Economia, dopo essere stato consulente legale di grandi imprese si orientò verso l'attività politica e nel 1946 fu eletto deputato al Parlamento. L'anno seguente diede vita a una formazione denominata Nuovo partito, cui aderirono una ventina di deputati. Ministro senza portafoglio del Governo di Unione nazionale, costituitosi nel 1949, nelle elezioni del 1950 perdette il proprio seggio al Parlamento e nel 1951 aderì al movimento del maresciallo Papagos, che gli consentì di ritornare in Parlamento e al Governo come ministro per il Coordinamento economico (1952-54). Dimessosi per divergenze con Papagos, diede vita al Partito progressista, una piccola formazione di estrema destra che appoggiò il regime di Karamanlis (1956-63). Continuò a ricoprire una posizione di primo piano sino al colpo di Stato militare del 1967, che egli non condannò. Negli anni seguenti, pur evitando di prendere posizione contro i militari, non si astenne dal fare critiche alla gestione di governo, sia nella sua qualità di economista di fama, sia come esponente politico della vecchia classe dirigente parlamentare. Nel 1973 venne incaricato dal nuovo presidente della Repubblica G. Papadopulos di formare il primo Governo greco costituito interamente da civili dopo il colpo di Stato del 1967; M. rimase in carica poco meno di due mesi, gioca, comunque, un ruolo fondamentale nella transizione della Grecia verso la democrazia. Fu fondatore del Partito progressista (Atene 1909-2001).